Fratello minore di Silvio, Paolo Berlusconi si destreggia tra affari, editoria e calcio. Ripercorriamo insieme la sua carriera, ma anche la vita privata.
Soprannominato dalla stampa “Berluschino”, Paolo Berlusconi è stato al fianco del fratello Silvio, venuto a mancare il 12 giugno 2023, per tutta una vita, sia dal punto di vista personale che dal punto di vista lavorativo, fino all’ultimo impegno nel Monza, trionfalmente riportato in Serie A nel 2022. Ecco tutto ciò che sappiamo su di lui.
Paolo Berlusconi: la biografia
Paolo Berlusconi è nato a Milano, il 6 dicembre 1949 (è quindi del segno zodiacale del Sagittario), come ultimo di tre fratelli.
La famiglia Berlusconi, formata dal padre Luigi, dalla madre Rosa e da Silvio e Maria Francesca Antonietta, nati rispettivamente nel 1939 e nel 1943, apparteneva alla borghesia milanese, in quanto il padre, da impiegato, era riuscito a diventare direttore generale della Banca Rasini.
Paolo Berlusconi: la carriera
La carriera lavorativa di Paolo Berlusconi si è intrecciata spesse volte con quella del fratello maggiore Silvio: è il 1990 infatti quando la neonata legge Mammì vieta agli editori di possedere contemporaneamente un canale televisivo e un quotidiano, e così Silvio Berlusconi, si vede costretto a cedere il controllo della società editrice Il Giornale al fratello, avendo lui anche la proprietà dei tre futuri canali Mediaset.
Paolo Berlusconi diventa così editore del quotidiano milanese, ma non solo: possiede infatti anche una holding, la Paolo Berlusconi Finanziaria s.r.l., la quale assimila, sempre all’inizio degli anni Novanta, tutta una serie di attività edili, immobiliari e commerciali una volta gestite dall’impresa del fratello, la Fininvest (come quelle di Italcantieri e Edilnord).
Entra anche nel settore della tecnologia, acquisendo quote della società Solari.com srl, che nel 2005 si occuperà di mettere in commercio i decoder per il digitale terrestre, portando l’argomento al centro del dibattito pubblico.
Nel 2011, Paolo Berlusconi rileva la quota di azioni del quotidiano Il Foglio una volta appartenute a Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi: con il 38% della proprietà del giornale nelle sue mani, ne diventa azionista di maggioranza.
Arriva poi l’impegno da dirigente calcistico: Fininvest compra l’Associazione Calcio Monza nel 2018 e lui viene nominato consigliere d’amministrazione del club. L’anno successivo diventa però presidente della squadra, guidandone la storica risalita in Serie A avvenuta nel 2022. Sempre nel 2022, assume la carica di presidente onorario.
Paolo Berlusconi: la vita privata
L’imprenditore ed editore si è sposato due volte: il primo matrimonio è stato con Mariella Bocciardo, politica e Vice Presidente Enti Locali di Forza Italia in Lombardia dal 2014, dalla quale ha avuto due figlie, Alessia, nata nel 1971 e Luna Roberta, nata nel 1975.
Si è poi sposato la seconda volta con Antonia Rosa Costanzo, con la quale ha avuto altri due figli, Davide Luigi, nato nel 1982 e Nicole Rose, nata nel 1989. Anche questa unione si è conclusa con un divorzio.
Dalla conclusione del suo secondo matrimonio, Paolo Berlusconi ha avuto una relazione di sette anni con la modella e giornalista Katia Noventa. Dal 2001 al 2006 è poi stato legato alla showgirl spagnola Natalia Estrada e tra il 2012 e il 2013 con la ex gieffina Carolina Marconi. Diversi sono gossip di una presunta storia con la ex-velina Maddalena Corvaglia.
Paolo Berlusconi: processi giudiziari
Nel 1994, Paolo Berlusconi è stato condannato agli arresti domiciliari per aver versato tangenti in cambio dell’acquisto di immobili della società di proprietà della sua famiglia Edilnord. Il processo rientra nelle inchieste di Mani Pulite.
L’imprenditore si è poi ritrovato in un procedimento giudiziario riguardante la gestione dei rifiuti nella regione Lombardia, in quanto socio di maggioranza della Simec, società che gestiva la discarica di Cerro Maggiore, nel milanese: l’inchiesta ha avuto come esito il patteggiamento di una condanna di 1 anno e 9 mesi di reclusione e il pagamento di 49 milioni di euro.
Ha ricevuto poi altre condanne per false fatturazioni e risarcimenti dovuti a comuni del milanese. Carmine Schiavone, noto collaboratore di giustizia, ha fatto poi il suo nome, tra gli altri, citando i responsabili del traffico di rifiuti tossici in Campania nella trasmissione tv di Santoro Servizio Pubblico.